Oggi è la giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Una giornata, patrocinata dalle Nazioni Unite, che ha lo scopo di porre l’attenzione sull’uguaglianza dei generi per gli sviluppi a livello internazionale nel campo della Scienza, della Tecnologia, dell’Ingegneria e della Matematica (STEM).
I dati del 2017/8, relativi alle ammissioni all’università nel Regno Unito, mostrano che le iscrizioni delle studentesse nelle facoltà scientifiche e tecnologiche (STEM) risulta intorno ad un terzo. Per la facoltà di scienze fisiche il numero è leggermente superiore ed è del 39%, mentre per informatica e ingegneria si registra il 19%.
I dati mostrano lo stesso trend anche in tutta Europa. Le ammissioni nel 2019 negli istituti di istruzione superiore vedevano più donne rispetto a uomini, ma allo stesso tempo la laurea in facoltà scientifiche e tecnologiche (STEM) vedeva regolarmente due laureati maschi per ogni femmina.
Abbiamo parlato con diversi chimici in NCH su come è maturato in loro l’interesse nella scienza, sulla loro esperienza nel campo della scienza e come questa abbia influenzato la loro vita lavorativa.
Sarra Boyd BSc (Hons) CChem
Technical Support Chemist – Europa
I miei genitori mi hanno passato l’interesse per la scienza; entrambi hanno una formazione scientifica e mi hanno mostrato quanto sia interessante e ricca di scienza la vita di tutti i giorni. Esistono diverse aree della scienza da studiare e differenti modi per utilizzare quello che si apprende. Attraverso la chimica in NCH sviluppiamo un lavoro tecnico avanzato per creare i prodotti per la pulizia e i lubrificanti e queste operazioni richiedono una conoscenza scientifica specifica.
Ci sono diversi persone nella scienza a cui mi sono ispirata, come ad esempio Marie Curie, che ho ammirato da quando ero giovane. Ma la più importante è stata mia mamma che è un fisico. Andavo sempre bene in fisica, ma mia mamma mi ha incoraggiato a seguire qualcosa che mi sarebbe piaciuto fare professionalmente, così sono diventata un chimico.
La scienza è un tema interessante, con molte discipline e rami differenti da considerare. Oggi ci sono molte donne nel mondo in diversi ruoli scientifici che danno un grande contributo nel modo in cui tutti noi viviamo.
In NCH sono un Technical Support Chemist e svolgo un ruolo di supporto anche per i chimici nei diversi paesi in Europa. Ciò include prevalentemente il lavoro delle Schede di Sicurezza, le segnalazioni dei centri antiveleni e le etichette dei prodotti. Svolgo anche un lavoro di consulenza per i nostri prodotti e su come vengono utilizzati. Non sarei in grado di fare niente di tutto ciò senza la mia laurea in chimica.
Zsuzsanna Liko
Marketing Manager – Ungheria
Quasi dalla nascita sono stata circondata da persone provenienti dal campo della scienza. Mia madre e mio padre provengono entrambi dal campo della scienza e nella mia famiglia ce ne sono molti altri. Pertanto era quasi naturale che io avrei proseguito con una formazione scientifica una volta cresciuta. Ho trovato molto interessante la chimica. Fortunatamente ero anche portata per la materia e quindi ho deciso di seguirne gli studi.
Questa affinità e questo interesse hanno svolto un ruolo cruciale per la mia carriera in NCH che prosegue da quasi 20 anni. All’inizio in NCH avevo un ruolo più pratico come chimico, negli ultimi anni invece si è ampliato con una maggiore focalizzazione sul marketing.
Un’intera generazione è nata, si è formata e si è laureata nel periodo in cui ho lavorato in NCH. Sicuramente in quella generazione di donne è stato più semplice svolgere un ruolo nel campo della scienza rispetto a 100 anni prima. Ma anche oggi se qualche donna volesse seguire un ramo della scienza storicamente maschile non dovrebbe permettere che questo rappresenti un impedimento alla propria affermazione personale.
Due persone nel campo della scienza a cui mi sono ispirata quando era ancora studente erano Albert Szent-Györgyi (il primo che ha scoperto la vitamina C) e György Oláh (ha ricevuto il premio Nobel per la chimica per le sue ricerche sui carbocationi). Oggigiorno ci sono molte persone in campo scientifico che svolgono un lavoro ammirevole, in modo particolare potrei menzionare lo scienziato ungherese Katalin Karikó, il cui lavoro scientifico ha contribuito allo sviluppo del vaccino contro il COVID-19 per riuscire a ridurre la durata della pandemia.
Spero che continueremo ad utilizzare la scienza per migliorare il nostro mondo e per trattare in un modo migliore il nostro pianeta.
Mandeep Hare
Technical Marketing Co-ordinator per NCH UK & Irlanda
Ho iniziato ad avvicinarmi alle materie scientifiche alle superiori per saperne di più sul mondo. Ho scelto di studiare chimica, biologia umana e matematica prima di laurearmi in chimiche applicate presso l’università di Aston.
Ho trovato affascinante studiare chimica in quanto riguarda lo studio di qualsiasi cosa intorno a noi e di qualsiasi cosa noi facciamo. Nella mia posizione in NCH i miei studi mi hanno aiutato a capire meglio la composizione chimica dei prodotti che produciamo, così come la loro classificazione, la loro etichettatura, ecc.
Lo studio della chimica ti fornisce inoltre delle abilità funzionali che sono utili anche al di fuori dello studio e della ricerca. L’abilità nella risoluzione dei problemi, la gestione del tempo, l’organizzazione, la raccolta e la gestione di una grande quantità di dati, sono solo alcune tra le abilità che ho sviluppato durante gli studi.
Le ragazze e le giovani donne che sono interessate a perseguire gli studi nel campo scientifico dovrebbero tenerne conto per una carriera futura. Esistono molte discipline differenti da esplorare e abilità in grado di aiutarti ad affrontare la vita.
L’ultimo anno ci ha mostrato quanto può essere importante la scienza nella nostra società. La virologia e l’immunologia hanno svolto un ruolo centrale nel decidere come dovevamo vivere durante la pandemia e ci hanno aiutato a tornare ad un’esistenza più normale. La dedizione mostrata nell’ultimo anno dalle persone della scienza e dallo staff medico è stato veramente motivante.
La collaborazione richiesta per sviluppare e distribuire un vaccino in così breve tempo, ci ha mostrato quello che può fare la scienza per la nostra società e l’importanza del suo ruolo nel migliorare la vita di ciascuno di noi.
Sylvie Morrève
Chem-Aqua Product Manager – Europa
Mi ricordo ancora quando avevo 11 anni ed ho avuto la mia prima lezione di chimica ed ho pensato “questo è quello che voglio fare!”; ho avuto una brava insegnante che mi ha fatto interessare alla chimica e che mi ha innescato una curiosità naturale. La chimica per me ha un fattore naturale
“WOAH!”.
La mia curiosità per la scienza ha rappresentato una guida importante e credo che qualsiasi persona con una mente curiosa può trovare una materia scientifica da studiare. Non c’è niente di più entusiasmante della scienza! Lo studio della scienza necessita molti punti di vista e linee di pensiero differenti, questo connubio funziona meglio quando sia donne che uomini sono coinvolti nel processo, in quanto presentano diversi modi di osservare e aiutano a “bilanciare l’equazione”.
In NCH ho svolto diversi ruoli. Ho iniziato a lavorare nel laboratorio di Ripley nel Regno Unito e mi occupavo di eseguire i test, poi ho assunto un ruolo più di supporto tecnico per poi proseguire lavorando con la piattaforma Water Treatment; tutti questi ruoli richiedevano una conoscenza scientifica e di sapere come applicare la scienza sul campo. Il successo di NCH si basa sulla qualità della collaborazione tra i diversi uffici e sulla qualità della ricerca a supporto dell’innovazione e dello sviluppo di tecnologie brevettate.
La scienza non può fare progressi senza la presenza di idee differenti. Una delle persone in campo scientifico a cui mi sono maggiormente ispirata è Antoine Béchamp, un chimico francese. Contrariamente alla teoria più diffusa di Louis Pasteur secondo cui tutti i germi sono patogeni e pertanto devono essere eliminati (teoria dei germi), lui ipotizzava che i microrganismi siano opportunisti e di conseguenza non tutti siano patogeni (teoria del terreno). Béchamp aveva ragione. La sua teoria e la sua eredità crearono la necessità di effettuare maggiori ricerche sulle malattie croniche.
Non possiamo ignorare il ruolo di Marie Curie come figura femminile chiave nell’ambito della scienza, pertanto noi donne e ragazze che studiano presso facoltà scientifiche e tecnologiche (STEM) dobbiamo riconoscerle di aver rappresentato una fonte di ispirazione nelle nostre vita.
In NCH crediamo che la scienza sia alla base del successo nella nostra vita professionale e personale. Come tale non dovrebbe riguardare un gruppo o un altro. Il modo più produttivo per andare avanti è farlo insieme. Siamo orgogliosi del ruolo che i nostri chimici svolgono per il successo della nostra società e non vediamo l’ora di accogliere nella società nei prossimi anni altre donne provenienti dal campo scientifico.